lunedì 26 maggio 2008

Intervista con Jonathan Ames



pubblicato su lettera.com


di Leonardo Moro

Philip Roth ha detto che "Ames rappresenta una voce autentica del disagio giovanile. I suoi protagonisti sono un misto tra Jean Genet e Il giovane Holden di Salinger nell'età dell'Aids". Ti ritrovi in questo giudizio?

Beh, non me la sento di smentire il giudizio di Philip Roth. Mi ha fatto un grande elogio e sono grato per le sue parole.


Com'era Jonathan Ames da ragazzo? Che rapporto aveva con la sua famiglia? Credo di aver vissuto l'adolescenza abbastanza tipica di un ragazzo americano. Ero ossessionato dall'idea di trovare modi per bere alcol e volevo disperatamente una ragazza. Non andavo tanto d'accordo con mio padre in quegli anni, ma ora ci siamo riavvicinati.


C'è stato un preciso momento nella tua vita in cui hai capito che saresti diventato uno scrittore?

Non proprio, ma alle superiori quando avevo quindici anni ho cominciato a sognare di fare lo scrittore. Ho letto Sulla Strada di Jack Kerouac e per me è stato tutto talmente romantico da farmi sognare avventure ed essere capace poi di raccontarle.


Quali sono i tuoi consigli per un aspirante scrittore?

Leggere molti libri, per la chiarezza. Cercare di provocare piacere ad ogni frase. Comprendere che non è possibile scrivere un libro velocemente, che per farlo quindi occorre tempo.

Com'è andato il tuo primo e ultimo incontro di boxe?

In realtà ho avuto due incontri di boxe. Il primo nel 1999, l'ho perso. Ma il secondo, la scorsa estate (2007), ho vinto ed è stato proprio emozionante. C'era la mia ragazza: finito l'incontro è salita sopra il ring, mi sono sporto oltre le corde e ci siamo baciati. E' stato come in un film.

Tra i tuoi romanzi ce n'è uno al quale sei più affezionato? E perché?

Penso di preferire Io e Henry (Stile Libero Einaudi). Il secondo romanzo è sempre il più difficile: non sei sicuro di riuscire, ti senti molto a disagio... ho combattuto a lungo, ma alla fine l'ho scritto. Inizialmente è stato rifiutato da circa venti case editrici e per questo pensavo di aver fallito, ma poi un editore l'ha finalmente voluto quando erano ormai passati molti mesi. Quindi credo che sia questo il libro a cui sono più affezionato dopo tutti i rifiuti che ha ricevuto prima di venire alla luce; è stato un po' come un bambino salvato da una casa in fiamme.


Di cosa parlerà il tuo prossimo romanzo, che verrà pubblicato a giugno 2008 qui in Italia?

Penso che il libro What's Not To Love? sia un'autobiografia tratta delle mie disavventure e esperienze strane.


Quali sono gli autori che ti hanno più influenzato?

Ho avuto molte influenze. Sono diverse per ciascuno dei miei libri. Per Veloce come la notte (Baldini Castoldi Dalai), gli autori che mi hanno influenzato sono stati Hubert Selby, Jerzy Kosinski e Ernest Hemingway. Per Io e Henry, John Kennedy Toole, Anthony Burgess e Thomas Mann (si tratta di un insieme stravagante, lo so). Per i miei saggi (come ad esempio What's Not To Love? ), ho ripreso il modello di Charles Bukowski, e per il mio romanzo Sveglia, Sir! (Baldini Castoldi Dalai), ho avuto come modello P.G. Wodehouse.


Chi ti piace tra i giovani scrittori degli ultimi anni?

La Storia Dell'Amore di Nicole Krauss.


Ci parli del tuo metodo di scrittura?

Ho l'esigenza di bere caffè mentre scrivo, e faccio pausa giocando a backgammon sul computer contro turchi amanti di questo gioco.


Progetti futuri? Stai lavorando a un nuovo romanzo?

A settembre uscirà una graphic novel, The Alcoholic, e una nuova collezione di saggi e racconti uscirà nel 2009.

Si ringrazia Beatrice Spera

venerdì 31 agosto 2007

Woody Allen: Il ritorno


Dopo oltre 25 anni Woody Allen torna alla narrativa. E' in libreria "Pura Anarchia", edito da Bompiani. Una raccolta di racconti in perfetto stile Allen. Da leggere.

venerdì 27 luglio 2007

Dove andrà in vacanza J.D. Salinger ?




In partenza. Destinazione: Croazia.
Questa mattina ho pensato una cosa. Chissà dove andrà in vacanza J.D.Salinger ?.


J.D Salinger. 88 anni, ormai. Non pubblica un libro dal 1964. Vive sempre a Cornish.
Harold Brodkey: " Da The Catcher in the Rye in poi,
negli Stati Uniti non si fa che imitare Salinger".
Salinger ci manca infinitamente.
Quando leggeremo il suo prossimo libro ?



Signor Salinger, quando ha scritto per l'ultima volta un'opera di narrativa ai fini della pubblicazione ?
Non so con certezza.

Ha, negli ultimi vent'anni, scritto un romanzo che non è stato pubblicato ?
Si.

Può descrivermi quali opere narrative ha scritto che non siano state pubblicate?
Sarebbe molto difficile...

Può dirmi quali sono state le sue fatiche letterarie nel campo della narrativa negli ultimi vent'anni ?
Posso dirglielo o voglio dirglielo? Solo un'opera di narrativa. E' tutto.
( dalla deposizione di J.D.Salinger all'avvocato Callagy,1986. " In cerca di Salinger"by Ian Hamiliton,minimum fax).